|
Specialista in Chirurgia Generale
chirurgia@carlofarina.it
  • DIVERTICOLITE DEL COLON

    I diverticoli sono delle piccole sacche che deformano la parete del colon.

    INDICE: 

    1. COSA SONO LA DIVERTICOLOSI E LA DIVERTICOLITE

    2. TERAPIA MEDICA NELLA DIVERTICOLITE ACUTA

        2.1. CONSIGLI ALIMENTARI IN CASO DI DIVERTICOLOSI 

        2.2. CONSIGLI ALIMENTARI IN CASO DI DIVERTICOLITE

    3. TECNICHE CHIRURGICHE

        3.1. R1ESEZIONE CON ANASTOMOSI PRIMARIA

        3.2. INTERVENTO IN DUE TEMPI 

    1. COSA SONO LA DIVERTICOLOSI E LA DIVERTICOLITE

    I diverticoli sono costituiti solo dalla porzione più interna del colon, la mucosa e sottomucosa, che si fa strada attraverso delle zone di debolezza dello strato più esterno della parete cioè lo strato muscolare. Sono una sorta di ernie della mucosa attraverso dei fori del muscolo che avvolge il colon.

    Il sacco del diverticolo protrude attraverso la parete del colon nello stesso punto in cui passano le arterie, e questo spiega la possibilità di un'emorragia nei pazienti con diverticoli non infiammati ( diverticolosi). 
    Variano da pochi mm a vari cm di diametro.
    Sono più frequenti nella parte finale del colon cioè il Sigma.

    La presenza di diverticoli multipli nel colon individua una patologia chiamata: Diverticolosi.

    Si calcola che il 50% degli individui sviluppa diverticoli, in rapporto crescente con l'età: a 40 anni solo il 10%, a 80 anni l'80% delle persone è portatore di diverticoli.
    Non è una malattia congenita ma è acquisita in relazione al contenuto di fibre nella dieta.
    E' infatti rara nei paesi in via di sviluppo dell'area tropicale ed in Giappone.

    La diverticolosi non da sintomi ed è un reperto occasionale scoperto durante un esame endoscopico od un Rx-Clisma opaco.
    L'infiammazione dei diverticoli identifica un quadro chiamato: Diverticolite.

    La diverticolite è un evento acuto caratterizzato da: dolori addominali, febbre, aumento dei globuli bianchi, presenza di masse palpabili addominali, emorragie.
    Durante ogni episodio di diverticolite si sviluppano aderenze addominali con possibilità di ascessi e fistole colon-vescicali cioè comunicazioni tra il colon e la vescica.

    2. TERAPIA MEDICA NELLA DIVERTICOLITE ACUTA

    La terapia d'attacco generalmente è medica, eventualmente con ricovero, somministrazione di liquidi in vena, digiuno, antibiotici a largo spettro fino a che il quadro migliora.
    Quindi sarà necessario seguire una dieta specifica ed assumere antibiotici specifici per l'intestino, cosiddetti impropriamente disinfettanti intestinali. Questi andranno assunti ogni mese per 5 -7 giorni.
    Fondamentale sarà un abbondante introito di liquidi associato ad un abbondante assunzione di fibre.
    Le fibre non solo evitano la diverticolite ma prevengono la formazione dei diverticoli.
    Nei paesi dove l'introito di fibre nella dieta è abbondante come in molti territori dell'Africa, gli abitanti non conoscono i diverticoli del colon ed i tumori del colon sono molto rari.

    Stranamente le diete per la diverticolosi e per la diverticolite sono molto differenti: mentre nella semplice diverticolosi è necessario un adeguato apporto di fibre con l'alimentazione nella diverticolite acuta le fibre sono dannose, infatti è consigliata una dieta liquida per poi passare ad una semiliquida, ma senza fibre.

        2.1. CONSIGLI ALIMENTARI IN CASO DI DIVERTICOLOSI

    • Preferire alimenti ricchi di fibre accompagnandoli ad un'abbondante assunzione di liquidi (acqua non gassata).
    Se necessario, integrare la propria dieta con supplementi dietetici a base di fibre (psillio,crusca...), ma evitare l'uso di lassativi.

    • Consumare un'abbondante colazione.

    • Aumentare il movimento fisico (jogging, camminate a passo veloce, cyclette ecc.).

        2.2. CONSIGLI ALIMENTARI IN CASO DI DIVERTICOLITE

    • Abolire spezie, cibi piccanti (pepe, peperoncino carry, noce moscata), alcolici, bevande gassate, thè (ammesso quello deteinato), caffè (ammesso quello decaffeinato) e cioccolata.

    • Ridurre o addirittura eliminare il consumo di latte; sono invece tollerate modiche quantità di yogurt e latticini (tranne i formaggi piccanti).

    • Evitare semi oleosi, legumi, cereali integrali e più in generale gli alimenti che producono gas, cioè meteorizzanti (champagne, acqua gassata, panna montata, maionese…).

    • Consumare frutta senza buccia e centrifugata (ma non frullata, per evitare che l'alimento inglobi eccessive quantità di aria).

    • Evitare tutte le verdure ad eccezione della lattuga.

    Quando però ci troviamo di fronte a episodi ripetuti di diverticolite, ascessi, perforazione del colon,peritonite o emorragia, è necessario l'intervento chirurgico.

    3. TECNICHE CHIRURGICHE

    L'intervento consiste nella resezione della parte di colon malato, che generalmente è il sigma.
    La tendenza attuale è di eseguirla per via laparoscopica: 
    RESEZIONE DEL COLON LAPAROSCOPICA.

    A volte la condizione del colon è talmente compromessa che si rende necessario il confezionamento di una Stomia temporanea cioè di un ano preternaturale con un sacchetto di raccolta dele feci che evita il passaggio di queste sulla zona resecata. 

    A seconda della gravità del quadro, il chirurgo può attuare prevalentemente due tipi di operazione in uno o due tempi ( in casi estremi).

        3.1. RESEZIONE CON ANASTOMOSI PRIMARIA

    L'asportazione del tratto di colon sede dei diverticoli, e la sutura diretta dei due capi di colon in un unica procedura come per i polipi e tumori del colon (vedi)

         3.2. INTERVENTO IN DUE TEMPI 

    Resezione senza anastomosi con una colostomia temporanea.
    La resezione del colon deviando l'uscita delle feci su un sacchetto esterno.
    Quando l'infezione e l'infiammazione del peritoneo e del colon sono terminati, a distanza da uno a sei mesi nei casi più gravi, si esegue una seconda operazione per chiudere la stomia e ripristinare la continuità naturale del colon.
    Sebbene più complesso e non sempre possibile, la via laparoscopica offre dei vantaggi indubbi per l'individuo.



Carlo Farina - docplanner.it