Per ragade anale si intende una piccola ferita longitudinale situata nell'ano nel punto di passaggio esterno-interno dell'ano cioè tra l'anoderma (la cute esterna) e la mucosa anale (interna).
INDICE:
1. COS'E' LA RAGADE ANALE
2. CAUSE E SINTOMI DELLA RAGADE ANALE
3. PROCEDIMENTO PER LA DIAGNOSI
4. INDICAZIONI IGENICO SANITARIE
5. TERAPIA MEDICA
6. TECNICA CHIRURGICA
7. INFORMAZIONI GENERALI DOPO L'OPERAZIONE PER RAGADE ANALE
1. COS'E' LA RAGADE ANALE
Per ragade anale si intende una piccola ferita longitudinale situata nell'ano nel punto di passaggio esterno-interno dell'ano cioè tra l'anoderma (la cute esterna) e la mucosa anale (interna).
2. CAUSE E SINTOMI DELLA RAGADE ANALE
Può avere molte cause, ma un fattore comune è lo spasmo cioè la contrazione involontaria del muscolo anale (Sfintere anale).
Causa dolori più o meno intensi che vanno da un semplice bruciore a spasmi violenti che si manifestano per lo più dopo la defecazione con un'intensità crescente fino a diventare un dolore insopportabile.
In questi casi è difficile stare seduti, non si riesce a lavorare e si arriva a stati di vera esasperazione.
3. PROCEDIMENTO PER LA DIAGNOSI
Una semplice visita può diagnosticare la ragade anale: all'esplorazione rettale si evidenzia proprio all'imbocco del canale anale una ferita longitudinale che nei casi più avanzati si approfondisce fino al muscolo sfinteriale di cui si riconoscono le fibre.
Questa ferita inizia un circolo vizioso: Dolore--> Contrazione riflessa del muscolo--> Sofferenza della ferita che si approfondisce--> Aumento del dolore--> e così via...
E' ovvio quindi che per interrompere questo circolo vizioso bisogna ridurre lo spamo, cioè la contrattura del muscolo sfinteriale.
Il primo approccio medico deve basarsi su:
Indicazioni igienico-sanitarie e terapia medica che è risolutiva nell'80% dei casi.
Quei soggetti che non rispondono alla terapia sono deputati all'intervento chirurgico.
4. INDICAZIONI IGENICO SANITARIE
a. Evitare i cibi piccanti, le spezie, gli insaccati, la cioccolata e principalmente gli eccessi di caffè (è consentito il decaffeinato) ed il té.
b. Cercare di andare di corpo regolarmente senza avere feci troppo dure nè la diarrea.
c. Non stare seduti a lungo sulla tazza del gabinetto.
d. Al termine della defecazione si ci deve alzare e sedere sul bidet SENZA USARE LA CARTA IGIENICA; quindi lavarsi con acqua tiepida.
Tutto ciò che rilassa favorisce la guarigione, il freddo peggiora lo spasmo dell'ano.
e. Fare almeno tre volte al giorno dei bagnoli con acqua tiepida per 5-10 minuti.
5. TERAPIA MEDICA
Si basa su antidolorifici, pomate e supposte, eventuali ansiolitici e antispastici.
6. TECNICA CHIRURGICA
L'intervento potrebbe essere preceduto da un esame chiamato Manometria anale.
Il più efficace è la SFINTEROTOMIA ANALE che deve essere eseguito solo da esperti del settore. Si tratta di eseguire in anestesia locale e sedazione, una piccola incisione anale di meno di 1 cm per interrompere alcune fibre del muscolo sfintere interno.
In questo modo l'ano si rilassa e ciò permette alla ragade di guarire.
Il dolore scompare con l'intervento.
Un metodo accreditato alternativo e' la DIVULSIONE ANALE ( ciosiddetto intervento di Lord). Si tratta di eseguire una dilatazione anale regolata con il paziente addormentato e con anestesia locale.
Il decorso post-operatorio viene spiegato nel foglio di istruzioni post-operatorie.
7. INFORMAZIONI GENERALI DOPO L’OPERAZIONE PER RAGADE ANALE del Dott. Carlo Farina
Dopo l’intervento la zona anale rimane indolore grazie anche ad una terapia antidolorifica a dosi ed orari fissi che si continuerà a domicilio e che permette una vita regolare.
Anche la defecazione non è più un evento preoccupante, se non avviene spontaneamente entro 2 giorni, le verrà somministrato un blando lassativo.
Dovrà favorire un'alimentazione ricca di fibre ed eliminare alcool, caffè, spezie e cibi piccanti.
Per avere feci morbide, è bene bere almeno due litri di liquidi al dì ed eventualmente assumere prodotti che ammorbidiscono le feci (LAEVOLAC).
Il lavoro può essere ripreso tra la 5° e la 10° giornata dopo l’intervento.
Nel periodo postoperatorio il paziente potrà svolgere una vita regolare evitando lunghi viaggi in macchina per sette giorni, la bicicletta e la motocicletta per 2 settimane.
Consigliamo per i primi 7 - 10 giorni di applicare una pomata analgesica e curativa prima e dopo la defecazione, (RECTOREPARIL).
Si raccomanda di non rimanere a lungo seduti sul water e di non usare carta igienica, ma eseguire solo lavaggi con abbondante acqua e saponi liquidi (es. ANONET) oppure EUCLORINA 1 bustina /lt di acqua.
Consideri la necessità se non l’avesse già fatto, di eseguire a scopo preventivo, una COLONSCOPIA entro sei mesi dall’intervento.
Dopo l’intervento il paziente potrà osservare una delle seguenti situazioni:
• Dolore, bruciore anale e rettale, specialmente se non segue la terapia antidolorifica.
• Ecchimosi ( colorazione nerastra intorno all’ano) che scompare in circa due settimane.
• Gonfiore anale. E’ il fisiologico edema che regredisce in pochi giorni.
• Perdite di sangue rosse o rosa poi giallastre, che durano finchè che non siano cicatrizzate tutte le incisioni ( alcuni mesi). E’ consigliabile l’uso di assorbenti.
• Irritazione della cute intorno all’ano che appare arrossata e che causa prurito e bruciore. Si manifesta in persone con pelli sensibili ed è causato dalle perdite opp dall’uso di garze , assorbenti opp dalle pomate locali . Si tratta con creme protettive (Es TROFO 5 ).
• Febbre ( fino a 38°C ) nei primi giorni dopo l’intervento.
• Difficoltà a trattenere i gas. Può accadere per alcune settimane per il trauma subito dallo sfintere anale e regredisce spontaneamente.
Per ogni ulteriore informazione o in caso di necessità restiamo a disposizione presso i nostri recapiti, fermo restando che, se si fosse trattenuto solo una notte dopo l’intervento, dovrà necessariamente telefonarci tra le 19.00 e le 20.00 per tre giorni per riferire sul suo stato (eventualmente lasci un messaggio in segreteria telefonica).