Le cisti renali semplici sono una patologia benigna del rene e spesso priva di significato clinico.
Possono essere isolate, multiple, monolaterali o essere presenti in entrambi i reni.
Gli adulti ne sono frequentemente affetti e si calcola che dopo i 70 anni il 30% delle persone abbia una o più cisti renali.
Si presentano come delle sfere ripiene di liquido sieroso, non di urina, ricoperti da una parete solitamente sottile, grigiastra o trasparente, e di dimensioni che da pochi mm vanno a più di 20 cm. Negli anni possono lentamente aumentare di volume sebbene non sia la regola.
Si possono localizzare ovunque ma più spesso si riscontrano alla periferia del rene, in sede polare ( i poli del rene sono le parti superiore ed inferiore ).
SINTOMI:
Nella maggioranza dei casi le cisti vengono individuate occasionalmente nel corso di una Ecografia e non danno alcun sintomo.
Solo nel caso in cui assumano grosse dimensioni superiori ai 15 cm possono dare segno di se con dolori lombari.
Inoltre seppur raramente, possono complicarsi con emorragia interna per la rottura di qualche vaso sanguigno intracistico oppure infettarsi. In questi casi può comparire dolore e febbre.
DIAGNOSI:
La moderna diagnostica per immagini con l'Ecografia, la TAC e la RISONANZA MAGNETICA, permettono un'accurata diagnosi delle cisti renali.
L'importanza di questi esami è fondamentale per escludere patologie diverse e più importanti.
A volte le cisti renali cosiddette complesse, con materiale non completamente liquido all'interno, o con presenza di gettoni solidi nelle pareti, possono mascherare un tumore renale che a differenza delle cisti semplici va trattato con sollecitudine.
Esistono infatti Cisti Renali di altra natura di cui va fatta assolutamente una diagnosi differenziale con le cisti renali semplici.
Oltre ai tumori renali che a volte possono assumere caratteristiche cistiche ( cistoadenocarcinoma renale) (vedi tumore renale), si deve sempre escludere la presenza di una cisti parassitaria da Echinococco che richiedono un trattamento specifico immediato.
TRATTAMENTO:
Solo le cisti di dimensioni maggiori, sintomatiche o complicate vanno trattate.
Si può tentare una aspirazione del liquido con una puntura della cute in anestesia locale e sotto guida ecografica.
Al termine della aspirazione ( il liquido si fa comunque esaminare) si introduce all'interno della cisti una sostanza che cerca di far collabire e sclerotizzare le pareti.
Questo trattamento è gravato da una grossa percentuale di recidiva.
Nel caso di recidive o di Cisti di dimensioni abnormi o di dubbia natura, si deve intervenire chirurgicamente.
TECNICA CHIRURGICA:
Nel caso si decida per un trattamento chirurgico, si eseguirà per via laparoscopica con tecnica miniinvasiva. Secondo i dettami della laparoscopia ( vedi) , attraverso alcune miniincisioni, si aspira e si decortica la cisti, inviando la parete per esame istologico.
A volte mi capita di eseguire questo intervento nel corso di altri interventi. per esempio se devo eseguire una colecistectomia laparoscopica ed il paziente ha una cisti renale destra voluminosa, contemporaneamente tratto anche quest'ultima con minimo trauma.
La degenza è di due notti ed il recupero molto rapido.
Le recidive sono presenti ma molto più rare della semplice aspirazione.