Per diastasi dei muscoli retti addominali si intende la separazione dei due muscoli retti dalla linea centrale dell'addome, la linea mediana. La diastasi per essere significativa deve superare i 2,5 cm
Partiamo da un primo importante concetto: La diastasi NON è pericolosa. Anche se è inserita nel capitolo delle patologie erniarie, non si comporta come un'ernia, non potrà mai mai strozzarsi né causare patologie intestinali. Per spiegare cos'è la diastasi dei muscoli retti dobbiamo fare una breve premessa. I muscoli retti addominali ( quelli della famosa tartaruga dei culturisti), si inseriscono in alto alla fine dello sterno ed in basso al centro, sull'osso del pube. Come tutti i muscoli sono avvolti da una fascia di tessuto fibroso, una sorta di rivestimento che ha una tenuta maggiore del muscolo stesso. Consideriamo ora la pancia come se fosse un pallone, con i muscoli retti che originano dai poli, poggiati al di sopra e uniti al centro. Se gonfiamo il pallone, i due muscoli tenderanno a separarsi ( la parola diastasi significa separazione) ed invece di essere dritti si incurvano ad arco. Cos'ì avviene nell'addome. Ad esempio in gravidanza la pancia come il pallone, si gonfia e i muscoli retti si allontanano, per poi riunirsi quando si sgonfia. Questo avviene anche nell'uomo che, per costituzione, tende col tempo e con il sovrappeso ad aumentare il volume del suo addome. Ma anche quando i due muscoli si sono separati, la fascia sottostante rimane ben solida. La conseguenza è che quando aumenta la pressione addominale, vedremo una sorta di rigonfiamento che può andare da un salsicciotto ad un mezzo cocomero a seconda di quanto i Retti si siano separati. Dal punto di vista pratico il paziente se ne accorge quando da steso fa lo sforzo per alzarsi. Solo in quel momento lo vedrà. Molte persone, a quella vista, si spaventano inutilmente. Nel 90% dei casi la diastasi NON va trattata con un intervento chirurgico. Negli ultimi anni c'è stato un crescente interesse verso la Diastasi dei retti da parte delle comunità scientifiche internazionali e sono stati identificate diverse conseguenze nei casi di diastasi avanzata ( con una separazione dei muscoli retti maggiore di 4-5 cm). Si sta studiando se possa accentuare dolori alla colonna o disturbi funzionali degli organi del bacino come la vescica. Attenzione: Se il rigonfiamento avviene dopo un intervento chirurgico addominale può trattarsi di un LAPAROCELE che ha caratteristiche e trattamenti molto differenti ( vedi capitolo : Laparocele).
Generalmente prescrivo un esame TAC addome sotto sforzo e senza mezzo di contrasto per visualizzare con più precisione le caratteristiche della diastasi.
TRATTAMENTO: Solo dopo un colloquio con la o il paziente, dopo aver studiato l'esame TAC addome, in base ai sintomi ed al danno estetico, si decide se intervenire chirurgicamente oppure affidarsi ad un trattamento conservativo.
TRATTAMENTO NON CHIRURGICO: In questo caso bisogna seguire un piano dietetico per un adeguato calo di peso, associato ad un rinforzo muscolare, Quindi sarebbe bene affidarsi ad una o un NUTRIZIONISTA per un piano dietetico ed ad un FISIATRA che valuterà la ginnastica e gli esercizi più adeguati da svolgere.
TRATTAMENTO CHIRURGICO:
Tecniche:
1. Plastica dei muscoli retti in corso di un'addomino-plastica
2. Plastica Laparoscopica dei muscoli retti con rete.
3. Plastica ROBOTICA dei muscoli retti con rete.
1. Plastica dei muscoli retti in corso di un intervento di addominoplastica. Essendo stata considerata per anni una deformità solo estetica, il trattamento è stato eseguito quasi esclusivamente dai chirurghi plastici nel corso di un'addomino-plastica. Il chirurgo plastico, nel corso dell'intervento, eseguito necessariamente a cielo aperto, associa una PLASTICA DEI MUSCOLI RETTI, unendo i margini muscolari con una sutura in materiale non assorbibile.
2. PLASTICA DEI MUSCOLI RETTI LAPAROSCOPICA. L'intervento verrà eseguito in anestesia generale e per via laparoscopica. Dall'interno della cavità addominale si suturano i due muscoli retti unendoli al centro sulla linea mediana, quindi si posiziona una rete per garantire una maggiore tenuta nel tempo. L'intervento dura una media di tre ore con una degenza di tre o quattro giorni.
3. PLASTICA DEI MUSCOLI RETTI ROBOTICA: La tecnica robotica ha ridotto notevolmente sia i tempi che le difficoltà dell'intervento laparoscopico e rappresenterà il gold standard per il trattamento della diastasi dei muscoli retti. Consiste nell'introdursi all'interno dell'addome utilizzando sempre la tecnica laparoscopica. L'intervento chirurgico di per se e' simile a quello laparoscopico, ma la precisione del Robot permette di avere dei vantaggi: I movimenti degli strumenti robotici sono estremamente precisi. Gli strumenti sono articolabili , per cui riproducono esattamente i movimenti della mano e del polso ed in questo modo permettono di eseguire con precisione millimetrica la separazione dei vari piani in cui riporre la rete, o di staccare le aderenze riducendo di molto i rischi di danni all'intestino. L'intervento e' ancora meno invasivo di quello laparoscopico ed è decisamente meno complesso. Sia la degenza che i fastidi nel postoperatorio sono notevolmente ridotti Il decorso postoperatorio riproduce quello Laparoscopico sebbene i pazienti avranno una ripresa più rapida rispetto a qualsiasi altra tecnica.